Categoria: Speciale Pentedattilo

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Pentedattilo: …non potevo non venire!

Perchè ho esitato tanto a decidere di venire? E’ vero, ho un po’ di “limiti” e qualcuno mi diceva: “Fa come ti senti”. Mia cognata invece mi diceva: “Tu sei matta !!”

E’ vero… un po’ matta lo sono!, ma ringrazio il Signore per questo germe di pazzia che mi ha permesso di vivere tante esperienze! E così ho riallacciato i ricordi con le altre due occasioni in cui sono venuta qui in Calabria: a Locri, nel centenario, e c’è  ancora un forte segno nel mio cuore… e a Gambarie, un po’ di anni prima. E anche di quel campo natura mi è rimasto il ricordo di persone speciali come don Paolo Ruta e Giuseppe Spinelli; di luoghi immersi nella natura, di un mare meraviglioso… e già allora riflessioni sui problemi della Calabria: gli incendi, le cattedrali nel deserto…

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Pentedattilo: banditismo e mafia

Banditismo e mafia sono due momenti chiaramente complementari di uno stesso fenomeno, che trova le sue origini in certe specifiche carenze e particolarità strutturali della nostra storia nazionale. È affermare che il banditismo attuale non sia altro che il continuatore, il legittimo erede di quelle forme di brigantaggio che caratterizzarono drammaticamente le fasi iniziali della storia unitaria italiana. Solo di recente tale fenomeno è stato il centro di ricerche serie e approfondite; e la critica più avanzata tende ormai decisamente a far coincidere il brigantaggio con un vero e proprio comportamento sovversivo e, a un tempo, profondamente reazionario, fondato su una serie di principi ed atteggiamenti assoluti, il cui complesso costituisce quel fenomeno più generale che,  ancora oggi, possiamo identificare con la mafia in Sicilia, la camorra in Campania, la ‘ndrangheta in Calabria.

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Pentedattilo, seconda giornata

La giornata di sabato è stata caratterizzata dalle testimonianze personali di Debora Cartisano e Filippo Cogliandro. Debora è la figlia di Lollò Cartisano, il fotografo bovalinese rapito e ucciso dalla ‘ndrangheta negli anni Novanta. Ha raccontato l’esperienza durissima sua e delle sua famiglia, vissuta per lunghi anni, in attesa di notizie e speranze. Ha affermato che il cambiamento è possibile per via di quella trasformazione che avviene già all’interno delle stesse vittime e che, attraverso la via del perdono, apre nuove vie per un cambiamento anche all’esterno, nella società, nei cittadini. Debora ha ribadito la grande importanza che riveste la sua testimonianza per gli altri, specialmente per giovani, ma anche per coloro che fanno parte di ambienti difficili, come le carceri e altri contesti di sofferenza nei quali si trova spesso a donare la sua forte ed emozionante testimonianza. Debora Cartisano ha, inoltre, riaffermato l’importanza della formazione ricevuta della famiglia: gli insegnamenti valoriali, basati principalmente sul coraggio, sulla pulizia, sulla lealtà che lei ha appreso dal padre e che l’hanno spinta sulla via difficile del perdono.

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Pentedattilo: le vie del Signore sono infinite

In questo campo ricco di contenuti ho avuto la prova della realizzazione dello sviluppo sostenibile delle parole di Piero Polimeni, presidente dell’Agenzia dei Borghi Solidali, propugnatore di un turismo solidale che fa economia in un sistema diverso dal capitalismo, basato sullo scambio, sul dono, sulla reciprocità, per sviluppare le realtà locali, valorizzando le ricchezze del territorio.

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Pentedattilo: il messaggio del Segretario Regionale

Vorrei dare il mio benvenuto in Calabria a nome di tutto il MASCI calabro a tutti i partecipanti di questo campo nazionale del sulla legalità e la cittadinanza attiva. Il luogo scelto è molto significativo, ci troviamo in accantonamento presso l’ostello di Pentedattilo, dove si accolgono alcune significative esperienze di contrasto alla criminalità attraverso l’educazione il lavoro e l’utilizzo di beni confiscati alla mafia. Il MASCI Calabria ha scelto quest’anno come polo d’eccellenza: servire la città e, come dice Maria Laura, la nostra incaricata Città “Servire la città significa renderci prossimi, porre attenzione all’altro che ha bisogno, parlare per chi non ha voce, operare per la giustizia, vivere da protagonisti le attuali sfide del nostro territorio, che ci provoca ad essere dei bravi cittadini, a partecipare alla vita della città e lottare per l’affermazione della legalità, in una terra giornalmente provata.”

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Iniziato il Campo di Pentedattilo

Ha avuto inizio venerdì 25 maggio il Campo sulla Legalità, organizzato dal MASCI, nella suggestiva cornice del Borgo Antico di Pentedattilo. I partecipanti, 14 Adulti Scout provenienti da varie parti d’Italia, si sono ritrovati nella piazzetta del paese, davanti alla Chiesa dei SS. Pietro e Paolo dove, alle ore 16, è stato aperto ufficialmente il campo, con la cerimonia dell’alza-bandiera. Oltre ai frequentatori, sono presenti lo staff del campo, composto da Peppe Angelone, del Comitato Esecutivo Nazionale MASCI, Maria Laura Tortorella, del Comitato Esecutivo Regionale Calabria, Piero Milasi, magister della Comunità RC 4 e la pattuglia di servizio della stessa Comunità MASCI Reggio Calabria 4. Presente anche il Vice Segretario Regionale, Mimmo Campanella, in rappresentanza del Segretario Regionale Marie-Josè D’Alessandro che, impossibilita tata a presenziare, ha voluto inviare un messaggio di saluto, che pubblichiamo a parte. Dopo i lavori pomeridiani, dedicati all’educazione alla cittadinanza attiva, i vespri, la cena, un’allegra serata, all’insegna delle tradizioni grecaniche e calabresi, animata da poeti e cantori provenienti dalle principali località dell’area ellenofona della provincia di Reggio Calabria.

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Pentedattilo, Campo sulla legalità: il programma

Campo sull’educazione alla cittadinanza e alla legalità. Pentedattilo (RC) 25/27 maggio 2012

Il campo è l’occasione per discutere e approfondire le tematiche dell’educazione alla cittadinanza responsabile e alla legalità. Su questi temi, attualissimi, si gioca molto della presenza del MASCI nella realtà odierna e della credibilità dello scoutismo adulto. Se infatti lo scoutismo è scuola di formazione di veri cittadini è proprio l’età adulta quella più idonea a vivere una cittadinanza piena e responsabile.

Oggi più che mai la nostra società, il nostro Paese hanno bisogno di cittadini preparati e disposti a lavorare per il bene comune ed a porre un argine alla corruzione ed alla mentalità mafiosa.

Pentedattilo, situato nel cuore dell’area grecanica della provincia di Reggio Calabria di indiscutibile fascino, è un luogo della resistenza. In terra di ‘ndrangheta negli anni ’90 gli scout lanciarono un’ impresa di recupero del borgo antico da molti anni abbandonato.

Oggi in quel borgo si svolgono attività, si rincorrono iniziative ed eventi all’insegna della legalità, della cittadinanza piena e dell’accoglienza. Ti aspettiamo.

Di seguito, il programma completo dei tre giorni.

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Pentedattilo: campo MASCI sulla legalità

Il suggestivo borgo di Pentedattilo (RC) ospiterà il prossimo Campo nazionale MASCI sull’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva, dal 25 al 27 maggio 2012. Il tema scelto è: “Percorsi di legalità per essere cittadini attivi e responsabili”. Gli obiettivi del campo: Conoscere il fenomeno della criminalità organizzata e le sue conseguenze sulla vita sociale del nostro paese. Acquisire competenze in materia di educazione alla legalità. Sperimentare forme e percorsi di cittadinanza attiva.