Don Ernesto scrive agli AS della Calabria
Pubblichiamo una nota di ringraziamento inviata dal neo assistente Ecclesiastico Regionale del MASCI Don Ernesto MALVI a tutti gli AS della Calabria.
A tutti gli amici del Masci Calabria
La Bontà va amata, La Verità va conosciuta, la Bellezza va Gustata.
Carissimi,
Nonostante le parole siano spesso incapaci di esprimere ciò che si vorrebbe, sono costretto a usarne per ringraziarvi caldamente e fraternamente per l’interesse, la passione e la gioia con cui avete accolto la mia nomina ad Assistente Ecclesiastico del Masci-Calabria . Ringrazio da sacerdote e fratello Scout Don Antonello Foderaro, per il lungo e proficuo servizio di Assistente Ecclesiastico Regionale, svolto in maniera egregia, con competenza, lungimiranza, zelo pastorale e grande amicizia fraterna, nell’assistenza e crescita spirituale di tutti gli Adulti Scout.
Riflettendo sulla mia vita ho intuito una grande e formidabile verità: che noi siamo fatti per la felicità, così come l’uccello è fatto per volare, il fiore è fatto per sbocciare. Ma la felicità consiste nel dono di sé a Dio e ai fratelli. Lo ricorda un grande poeta francese Paul Claudel: “A che servono le cose se non per la vita, e a che serve la vita se non per essere donata”. Questo prezioso strumento associativo costituisce per gli adulti Scout, per quanto possibile, una testimonianza di vita donata ai più giovani.
Tutto questo ci può aiutare ancora a riprendere con maggiore vigore ed entusiasmo la strada lasciata da chi ci ha preceduto. Gli Assistenti Ecclesiastici e i capi scout che sono da tempo tornati alla Casa del Padre. Fare memoria ha anche il senso di ricordare per continuare, per non dimenticare, per non deformare, una necessità, quasi un obbligo di gratitudine, “fare memoria” di quanti hanno contribuito alla nascita del Masci in Calabria e alla sua diffusione, cercando di «lasciare il mondo un po’ meglio di come lo avevano trovato». Mi sembra pertanto grato e doveroso menzionare: Mons. Vincenzo Lembo, Mario Rizzoli e Michele Giaculli quali fondatori del Masci-Calabria, alla fine degli anni 70.
Diventa allora importante per noi adulti scout ringraziare Dio per il grande dono ricevuto, in quanto quel seme gettato tanti anni fa è diventato una grande quercia, che non è l’imponenza del tronco, ma è la piccola gemma che sboccia ad aprile, apparentemente la cosa più fragile e trascurabile. Perché quando vedi la forza di quel tronco, spiegava Pèguy, ti sembra che quella piccola gemma non sia nulla, “eppure è da lei che tutto viene/ ogni vita nasce dalla tenerezza”. E senza quella gemma, quel grande tronco non sarebbe che legna secca da ardere ai fuochi di bivacco. Quella gemma è lo stupore dell’incontro con Gesù che avviene oggi come 2000 anni fa.
Come adulti Scout sentiamoci ancora affascinati dal richiamo del canto..
Essa è là dischiusa per te
come un’amica,
ed a primavera quand’è
tutta fiorita
essa è là diritta innanzi a te
d’una fuga infinita.
(Ritornello)
Fratello olà, olà tu che cerchi tu che aspetti
porgi l’orecchio alla canzon:
il richiamo vien dalla strada!
“Una cosa costruita si può amare solo dopo che è stata costruita; ma una cosa creata si ama prima che esista”.
Un fraterno abbraccio don Ernesto Malvi